Il Pinot Noir è una varietà di uva che incarna l’essenza stessa dell’eleganza nel mondo del vino.
Questo incredibile vitigno, che trova le sue origini in Borgogna (Francia), ha conquistato i cuori dei cultori del vino in tutto il mondo grazie alla sua complessità, delicatezza e capacità di esprimere il terroir di appartenenza in modo straordinario.
La sua grande duttilità e le sue caratteristiche lo hanno reso tra i più diffusi vitigni internazionali, non a caso viene coltivato in tutto il mondo, esprimendosi nelle molteplici sfumature: anche in Italia è riuscito ad esaltare le proprietà dei territori dove viene coltivato. Da Nord a Sud passando per le isole: l’Alto Adige, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria, il Piemonte.
Il suo nome deriva dalla forma del grappolo, che ricorda la struttura di un pino, mentre il nero è dovuto al colore bruno dell’uva.
In Italia viene coltivato soprattutto nelle regioni settentrionali, dove le escursioni termiche tra il giorno e la notte ne esaltano i sapori ed i profumi.
Noi di Grapee riteniamo che sia un vitigno perfetto per i mesi di novembre e dicembre: pertanto abbiamo selezionato delle vere e proprie chicche italiane a base di Pinot Nero.
Precisamente 5. Partiamo dal Sudtirolo.
Cominciamo dall’Alto Adige, precisamente nell’area altoatesina.
Nei pressi di Egna c’è una splendida vigna composta da meno di 10 ettari curata dall’azienda vinicola Gottardi-Mazzon.
Numerosi sono i parallelismi climatici e territoriali con la Borgogna, madre-patria del Pinot Nero, e qui nel minuto borgo Mazzon nasce Südtiroler Blauburgunder Mazzon.
Da subito i sentori olfattivi ricordano i frutti rossi, con la ciliegia e la fragola a far da padrone nel calice. Poi emergono la vaniglia ed il tabacco per sfumare, in seguito, nell’erbaceo e lo speziato (liquirizia e pepe).
Al gusto il sorso è ricco e persistente, a conferma delle complesse note olfattive. Si sposa perfettamente con le carni rosse come vitello, manzo e cacciagione, senza disdegnare il pollame.
Un’ottima bottiglia, fantastica espressione del territorio altoatesino.
Scendiamo verso sud-ovest in una delle regioni più iconiche d’Italia nell’immaginario vinicolo mondiale: la Toscana.
Siamo precisamente in Chianti. Qui nasce Black, un Pinot Nero in purezza IGT dalle Tenute del Cabreo.
La vinificazione in acciaio, seguita da almeno un semestre in bottiglia, conferisce a questo vino un’ottima morbidezza.
Nel bicchiere percepiamo immediatamente frutta rossa piuttosto matura come il melograno. Poi le spezie. Dopo emergono sentori di terra, funghi.
In bocca è di corpo con un discreto tannino che resta persistente dall’inizio alla fine del sorso.
Si sposa bene con carni rosse, ma consigliamo l’abbinamento anche con un buon tagliere di salumi.
Rotolando verso il Meridione, ci fermiamo in Umbria. Qui ha sede la cantina Paolo e Noemia d’Amico dove si produce il Notturno dei Calanchi.
Pinot Nero in purezza affinato in botti di rovere. Da subito esprime al naso un bouquet di rose e frutti rossi, come la marasca, continuando con note balsamiche, finendo nella vaniglia e nel cioccolato.
Ottima struttura e beva che lo rendono un vino morbido e fresco, che si presta molto bene all’invecchiamento.
Oltre alle tagliate di carne come manzo e vitello, si abbina perfettamente a primi piatti a base di carne.
Giungiamo sull’isola siciliana, alle pendici di “Idda”, perché per i catanesi l’Etna è donna.
Qui viene prodotto U Toccu dall’azienda vitivinicola Al Cantara. Anch’esso Pinot Nero in purezza.
Il naso è fine ed elegante. A prevalere nel bouquet olfattivo sono i frutti a bacca rossa: fragoline di bosco e ciliegie.
Successivamente si avverte una leggera nota di affumicatura e cuoio.
Al palato si percepiscono persistenza e morbidezza.
Ottimo l’abbinamento sia con carni di manzo che di agnello.
Davvero una sorpresa: anche in questo caso il Pinot Nero si dimostra un grandissimo ambasciatore del territorio, in questo caso isolano e vulcanico.
Concludiamo la nostra rassegna a base di Pinot Nero con una bollicina. Non guasta mai a fine pasto.
Per assaporarla, però, risaliamo lo Stivale fino in Piemonte, nell’Alta Langa, con un Metodo Classico Blanc de Noir di Mirafiore. Uve 100% Pinot Nero.
L’attenzione, durante la degustazione, ricade subito sul colore giallo paglierino e sul perlage elegante e persistente.
Subito si avvertono al naso la frutta secca e la frutta a bacca bianca. Inoltre vi sono note agrumate e floreali, fino a giungere alla crosta di pane. Al gusto la beva è di qualità con una spiccata sapidità e freschezza.
È ottimo per accompagnare un aperitivo con gli amici con tapas di mare.
Beh che aggiungere?
Di certo il Pinot Nero è un vitigno che consigliamo in tutte le sue espressioni e varianti territoriali del nostro splendido paese.
Sicuramente si abbina bene con i piatti di stagione autunnali.
Quale Pinot Nero proverai per primo fra quelli in selezione? Scrivici per farci sapere la tua opinione!