Sai chi è il sommelier? Cosa fa? Dove lavora?
Proviamo a riassumere il ruolo di una figura chiave del mondo vinicolo in questa Guida dedicata.
Il target dei wine lover sta cambiando: da alcuni anni si sta allargando in maniera evidente coinvolgendo nel mondo vinicolo una quota rosa sempre più ampia, la generazione Z, un esigente pubblico digitale, famiglie e social addicted.
La percezione è che le persone si stiano avvicinando al mondo del vino in maniera più consapevole e con la volontà di ampliare il proprio bagaglio culturale.
Ed è proprio per soddisfare le crescenti esigenze del nuovo cliente che prendono quota le figure professionali del wine business: tra le più note ed importanti quella del sommelier.
Il sommelier è la figura professionale che si occupa della presentazione e del servizio del vino e in alcuni casi, a seconda dell’expertise, della gestione della cantina e di tutte le bevande di un’attività di ristorazione.
Infatti si tratta di un ruolo importantissimo: basti pensare ai compiti del sommelier all’interno di organizzazioni come wine bar o enoteche.
In questi casi la figura risulta ancora più centrale: all’interno di queste organizzazioni la cultura enoica ricopre un posto fondamentale al fine di apportare valore e conoscenza all’esperienza del consumatore finale.
Inoltre si fa molta confusione fra 2 figure professionali distinte: sommelier e assaggiatore di vino.
Dal punto di vista della preparazione condividono quasi totalmente le conoscenze.
Vi è invece una differenza sostanziale sulla tipologia di attività svolta: l’assaggiatore di vino si concentra sul giudizio tecnico, sulla qualità di un vino e sulla rilevazione di eventuali difetti.
Il sommelier svolge invece un’attività di presentazione del vino al cliente, partendo da una descrizione della cantina produttrice, passando per i vitigni utilizzati per la produzione di una determinata bottiglia di vino, descrivendone le caratteristiche visive, olfattive e gustative. Infine consigliando il migliore abbinamento cibo-vino.
Il sommelier è una figura che si colloca centralmente tra il produttore ed il consumatore. Esso ha infatti la funzione di comunicare nel miglior modo il vino.
Infatti dovrebbe essere prima di tutto uno straordinario storyteller: sa tutto di un determinato vino, conosce i dettagli dell’azienda produttiva, le caratteristiche del terroir ed ogni elemento distintivo che ha caratterizzato la bottiglia oggetto dell’analisi.
Soprattutto in questi anni, quella del sommelier è una figura professionale sempre più ricercata in attività come ristoranti, wine bar, enoteche, cantine vinicole ed aziende di settore.
Bisogna partire innanzitutto dalla passione per la disciplina enologica e da una buona dose di gentilezza, pazienza ed educazione. La gentilezza e l’educazione sono elementi fondamentali per svolgere al meglio il ruolo di sommelier, ma sarà sempre la passione per il vino farà la differenza. In aggiunta un buon mix fra talento ed esperienza aiuterà senz’altro a regalare al consumatore un’esperienza indimenticabile.
Non va dimenticato, infatti, che il sommelier è innanzitutto un comunicatore, un narratore delle proprietà organolettiche del vino ma anche della storia delle aziende produttrici.
Ed è per questo che raccontando con passione tutto ciò, si coinvolgerà maggiormente il proprio interlocutore fino alla conversion (l’acquisto e la degustazione di una determinata bottiglia di vino).
Per quanto riguarda la formazione è possibile seguire i corsi di enti di settore riconosciuti: AIS, FIS, FISAR, ASPI ed ONAV (assaggiatori di vino) per citarne alcuni.
Noi di Grapee, ad esempio, abbiamo intrapreso già da tempo lo splendido percorso proposto da AIS. Alcuni con la delegazione di Salerno altri con quella Vesuvio (in ogni caso ottimi docenti!).
Solitamente, il programma formativo si divide in 3 livelli:
Per conseguire la qualifica di sommelier vanno svolti e seguiti tutti i moduli formativi e superati gli esami finali.
Se ti abbiamo incuriosito puoi leggere anche la Guida dedicata agli strumenti del sommelier!
Entriamo adesso nel dettaglio di alcuni dei percorsi formativi tenuti dalle principali associazioni e compagnie del settore.
AIS: il corso dell’Associazione Italiana Sommelier si suddivide in tre livelli. Nel primo livello si apprendono le conoscenze basilari del vino, dalla coltivazione dell’uva al servizio. Il secondo livello è improntato sulla conoscenza dell’enografia nazionale ed internazionale. Il terzo livello è incentrato sulla degustazione del cibo e soprattutto sugli abbinamenti cibo-vino. I corsi sono propedeutici e ci si può partecipare anche non consecutivamente. Al termine di ogni livello è previsto un test ed al termine del terzo livello l’esame di qualifica professionale.
FIS: Il corso della Fondazione Italiana Sommelier è unico e si suddivide in 3 parti. La prima parte è incentrata sulla produzione del vino e sulla tecnica di degustazione; la seconda parte sull’enografia nazionale ed internazionale; la terza parte sugli abbinamenti cibo-vino. Al termine del corso è previsto l’esame di qualifica professionale.
FISAR: anche in questo caso il corso è diviso in tre livelli. Durante il primo livello del corso tenuto dalla Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori si studiano le nozioni basilari e fondamentali del vino, dalla coltivazione dell’uva al servizio. Il secondo livello è dedicato all’enografia nazionale ed internazionale. Il terzo livello verte su degustazione del cibo e abbinamenti cibo-vino.
ASPI: l’Associazione Sommellerie Professionale Italiana propone un particolare percorso didattico per offrire al corsista un bagaglio tecnico e culturale che gli permetta di acquisire le nozioni di base. Il corso propedeutico per Sommelier si articola su tre livelli; al termine dei primi due livelli si ottiene la qualifica di Mastro Coppiere.
L’assaggiatore di vino è una figura complementare rispetto a quella del sommelier. Infatti l’assaggiatore di vino matura durante il proprio percorso di studi competenze tecniche rispetto alle caratteristiche organolettiche dei vini, le tipicità del territorio, enologia ed enografia nazionale e internazionale.
Per diventare assaggiatore di vino è possibile conseguire la certificazione di ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino.
Il percorso proposto da ONAV è articolato in tre livelli.
Discorso differente invece per la qualifica WSET. La Wine & Spirit Education Trust offre corsi di formazione riguardanti vino e distillati riconosciuti dalle maggiori organizzazioni internazionali del settore.
Il percorso è suddiviso in quattro livelli. Durante il periodo di studi del primo livello si approfondisce la conoscenza dei principali vini, le modalità di servizio e la descrizione del vino.
Nella seconda parte del percorso di formazione viene approfondito come il terroir agisce sulle otto principali varietà di uva e le caratteristiche dei vini prodotti da 22 varietà di uva (di importanza locale). Il terzo livello è dedicato a terroir e tecnica di degustazione. Il quarto livello invece riguarda un’ampia gamma di argomenti tra cui la produzione di vino e wine business.
Come già anticipato tutto il Team di Grapee ha partecipato al percorso da sommelier proposto da AIS.
Siamo disponibili per ogni genere di informazione. Se possiamo dare un consiglio ad un aspirante sommelier siamo assolutamente felici di farlo.
Puoi scriverci quando vuoi a info@grapee.it