Ci sono alcune bottiglie che un wine lover “dovrebbe possedere obbligatoriamente” nella propria cantinetta homemade.
Tra queste figura senza dubbio il “Giallo d’Arles” di Quintodecimo.
Questo Greco di Tufo DOCG è uno dei capolavori della famosa cantina di Mirabella Celano (AV).
Un trionfo del vitigno Greco che ha trovato in questo terroir la propria dimora ideale.
Greco 100%. Si può definire a tutti gli effetti un cru: le uve provengono esclusivamente dalla Vigna del Giallo d’Arles a Tufo, a 450 metri d’altezza sul livello del mare.
Si presenta nel calice con un potente colore giallo dorato, carico e ricco di personalità che fa arrivare alla mente i celebri Girasoli di Arles di Van Gogh. Il nome della bottiglia è proprio un omaggio al colore preferito dal grande pittore fiammingo.
Questo vino svolge affinamento sia in acciaio che in barrique di rovere.
Al naso è al contempo intenso e complesso: frutta gialla, frutta secca, miele. In particolare emergono pesca ed albicocca. Un’esplosione. Un piacere per il degustatore.
In bocca si nota subito la struttura. Poi restano l’eleganza e la persistenza: a questo vino piace farsi ricordare.
Senza dubbio si può parlare di un vino rosso travestito da bianco.
Notevoli sia la freschezza che la sapidità del sorso: caratteristiche che confermano le potenzialità di questo vino bianco che può invecchiare in cantina per parecchio tempo.
Per degustare al meglio un vino del genere i consigli potrebbero essere infiniti.
Noi te ne daremo “soltanto” due: entrambi molto utili.
Il consiglio numero uno. Acquista almeno due bottiglie: una da bere subito e una da far evolvere (in cantina e alle giuste condizioni – leggi qui la nostra Guida per conservare al meglio il vino a casa) per 4/5 anni. Solo così si può comprendere definitivamente la potenza di questo meraviglioso cru campano.
Il secondo riguarda l’abbinamento con il cibo.
Noi lo abbiamo abbinato a un grande risotto alla pescatora ricco di sapore, crostacei e di frutti di mare.
Com’è andata? Un trionfo!