Abbiamo partecipato ad una gran bella degustazione organizzata dal Consorzio Vita Salernum Vites in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier – Delegazione di Salerno.
Ci ha colpito così tanto che abbiamo deciso di raccontarla in un post dedicato.
La degustazione intitolata “Sorsi di Salerno” era dedicata esclusivamente ai grandi vini bianchi del Consorzio che, da un punto di vista geografico e territoriale, si spinge lungo tutta la vastissima Provincia della città campana: dalla Costiera Amalfitana fino a quella Cilentana, passando per l’interminabile territorio interno.
Dopo un’appassionante introduzione sul terroir e sul vigneto della provincia salernitana, a cura di Nevio Toti, Delegato di Ais Salerno, si è passati alla degustazione degli 8 vini in programma.
Alla degustazione hanno partecipato anche alcune delle Cantine del Consorzio.
A noi di Grapee i vini bianchi piacciono moltissimo. Non lo abbiamo mai nascosto.
Per cui quando si è presentata la possibilità di conoscere così in profondità otto vini bianchi e significativi di un bel territorio, come quello salernitano, abbiamo immediatamente colto l’occasione.
Forse la finalità dell’incontro era proprio far conoscere le peculiarità e la ricchezza ampelografica che storicamente lo contraddistingue.
Per citare solo alcuni dei vitigni a bacca bianca con cui si producono grandi vini bianchi nella provincia di Salerno: Fiano, Falanghina, Greco, Malvasia, Moscato, Ripolo, Ginestra, Fenile e Pepella.
Senza dimenticare i vitigni a bacca nera (anche se non erano oggetto di discussione e degustazione): Aglianico, Piedirosso, Barbera, Primitivo, Aglianicone, Sciascinoso, Tintore.
Un’altra finalità dell’incontro è stata senz’altro far comprendere ai degustatori l’eleganza e la potenziale capacita di affinamento di questi grandi bianchi salernitani.
Proprio per rendere il tutto ancor più emozionale, la degustazione è stata alla cieca.
Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando.
Abbiamo provato 8 vini profondamente diversi fra loro ma tutti con un’anima ed una personalità ben precise.
La degustazione è stata “alla cieca”: le bottiglie, durante il servizio, erano bendate da appositi copri bottiglia in modo da coprirne l’etichetta.
Il fine di una degustazione alla cieca è non influenzare il degustatore.
Ci si affida solamente ai 3 sensi che ci aiutano nella percezione delle caratteristiche un vino (vista, olfatto e gusto) e alle parole di chi guida la degustazione.
Una degustazione alla cieca è sempre una grande emozione. Si riesce a comprendere a fondo l’idea presente nel calice: l’idea del produttore.
Anche in questo caso è stata oltremodo piacevole e ricca di emozioni.
Ma adesso è arrivato il momento di entrare nel dettaglio di ognuno degli otto vini in degustazione.
Il primo vino in degustazione è stato il Fiano 2020 della Cantina Mila Vuolo.
Fiano 100%.
Un bianco molto interessante: particolarmente vivace all’olfatto e al gusto.
Un calice che chiede di essere bevuto immediatamente e che, una volta al palato, si presenta fresco e minerale.
Un sorso di mare e territorio: un vino rinfrescante che immaginiamo perfetto per un aperitivo estivo su una delle magnifiche spiagge della provincia.
Per il secondo vino ci spostiamo in Cilento, precisamente in località Punta Licosa nei pressi del celebre paese di Castellabate.
Secondo vino, secondo Fiano in purezza.
Qui ci siamo trovati di fronte ad una grande espressione del Fiano cilentano, molto diverso dal medesimo vitigno coltivato in Irpinia e sui colli salernitani.
Vino di struttura e dal bouquet floreale. Se dovessimo cercare un’unica parola per descriverlo diremmo “persistenza”: un vino che ha personalità e si sente!
Il terzo vino è ancora una volta un Fiano. Ancora una volta un vino cilentano.
Questa volta però non siamo sul mare. Infatti l’azienda produttrice è Alfonso Rotolo con sede a Rutino: paese interno del Cilento su un territorio collinare a circa 400 metri sul livello del mare.
Il vino in degustazione è un esplosione di profumi particolarmente minerali, quasi sulfurei. Poi prosegue con una forte nota fruttata. Forse questa complessità olfattiva è dovuta al passaggio in barriques di rovere francese. In bocca poi è incredibilmente avvolgente.
Un vino piacevole, che, già in degustazione regalava una forte sensazione di convivialità.
Quarto Fiano in degustazione. Sempre Cilento.
Questa volta però siamo nei pressi di Centola: paesino vicino alle turistiche Palinuro e Marina di Camerota.
Ancora una volta 100% Fiano. Questo vino ci ha letteralmente stupiti.
Al naso abbiamo sentito qualcosa di molto vicino al mare. Una complessità olfattiva davvero notevole. Non è stato facile staccare il naso dal calice.
Fra tutti i calici è stato quello che abbiamo immediatamente abbinato alla perfezione per un pranzo estivo in riva al mare, a base di pesce.
Quinto vino in degustazione, primo blend della serata.
E che blend!
70% Falanghina e 30% di Greco per questo vino bianco della IGT Colli di Salerno prodotto da Lenza. I sentori floreali padroneggiano all’interno del calice.
Un vino che si fa bere. Forse questa è la migliore descrizione.
Si torna in Cilento, si torna ad un Fiano in purezza.
Questa volta per provare il grande Pietraincatenata di Maffini, uno dei vini simbolo del Cilento e del territorio di Giungano storicamente votato alla viticoltura.
Ricchezza, eleganza, struttura, persistenza. Difficile descrivere questo vino così autentico e così simbolico.
Per noi di Grapee è un vino da avere sempre in cantina.
Settimo vino in degustazione: un pezzo di storia della viticoltura italiana.
Il Fiorduva di Marisa Cuomo.
C’è davvero poco da aggiungere su questa perla della Costiera Amalfitana.
Fenile 30%, Ginestra 30%, Ripoli 40%: le uve di questi tre vitigni autoctoni della Costiera Amalfitana concorrono alla produzione di un vino indimenticabile.
Uno di quei vini che, anche durante una degustazione alla cieca ti fa esclamare: “Questo è sicuramente il Fiorduva della Signora Marisa!”
Per l’ultimo vino in degustazione l’Ais Salerno e il Consorzio hanno scelto uno dei nostri vini del cuore: il Per Eva di Tenuta San Francesco.
Falanghina, Ginestra e Pepella per un vino bianco dalle complesse note agrumate e dalla profonda eleganza.
Se ci chiedi di indicarti un vino elegante, noi rispondiamo “Per Eva”.
Inoltre ci ricorda tantissimo l’estate: il che è sempre positivo.
E con questi due meravigliosi bianchi della Costiera si conclude la nostra degustazione salernitana.
Ringraziamo ancora una volta il Consorzio Vita Salernum Vites e Ais Salerno per questa splendida esperienza.
Come ripetiamo spesso, va data sempre importanza al patrimonio culturale vinicolo delle città e delle regioni italiane: siamo custodi di una ricchezza immensa, va solo valorizzata nel modo giusto proponendo magnifiche opportunità di conoscenza come questa.
Che aggiungere?
Su i bicchieri e… al prossimo cin cin.