In questo approfondimento, introduciamo uno dei movimenti più simbolici e rappresentativi del mondo del vino: la roteazione del calice.
Molto spesso, infatti, quando si va a cena al ristorante si vede il sommelier agitare il calice prima di degustarlo e servirlo ai clienti.
Prima di imitarlo e iniziare a roteare il proprio calice al ristorante, è importante capire il motivo di questo movimento.
La roteazione del calice ha una funzione specifica: serve a far ossigenare il vino all’interno del bicchiere.
Far ossigenare il vino significa esaltare il bouquet aromatico ed evidenziare le parti volatili che ci consegneranno i vari profumi.
In gergo e riassumendo quanto detto: la roteazione serve a far “aprire” il vino!
Va ricordato, inoltre, che l’ossigenazione è necessaria solo con alcune tipologie di vino come un rosso strutturato e complesso o con un vino bianco che ha subito invecchiamento. In alcuni casi per i vini rossi giovani e determinati bianchi potrebbe anche non risultare utile.
Quindi per non far brutta figura, se si è a cena in buona compagnia, non è assolutamente necessario o utile far roteare il proprio calice roteare tutta la serata come se fosse il cestello di una lavatrice. Ma allora cosa bisogna fare?
È innanzitutto importante sapere quando farlo e perchè. La roteazione del calice ha necessità di esistere con vini fermi che siano bianchi o rossi. Mai con gli spumanti.
Agitando il calice con all’interno un vino spumante, c’è un alto rischio di danneggiarlo, eliminando l’anidride carbonica e quindi le nostre belle bollicine.
Di seguito 4 consigli per un corretto movimento del calice.
E qual è il movimento corretto per far roteare il calice?
Sembra un gesto facile, ma in realtà lo è; per evitare di far volare il nostro bel vino ovunque, ecco qualche utile “dritta”.
Quanto vino nel calice?
Per prima cosa, non bisogna riempire il calice con il vino come se stessimo riempendo un bicchiere con l’acqua. Il giusto riempimento di un calice combacia con la massima circonferenza del calice.
L’impugnatura corretta
Secondo consiglio: è importante impugnare il calice dalla base dello stelo. Più si sale sullo stelo e più difficile sarà la roteazione con conseguente effetto “mare mosso” nel calice.
Mai dalla pancia
Il calice non va mai impugnato dalla pancia (la coppa del calice). Questo va evitato perchè fa esclusivamente riscaldare la temperatura del vino, oltre che alterare l’esperienza della degustazione con i profumi della pelle della mano o del profumo.
Il movimento
Ultimo consiglio, ma non per importanza: roteare con moderazione, sia per il bene del vino che per i propri abiti.
Quello che va fatto, seguendo tutti i consigli precedenti, è creare con una leggera roteazione del polso un moderato movimento circolare del bicchiere, al fine di realizzare un piccolo vortice al suo interno.