C’è un vigneto all’interno dei giardini della Reggia di Caserta. Un vigneto fortemente voluto da re Ferdinando IV di Borbone e dalla sua corte, tanto da descrivere i vini provenienti da quelle uve “i migliori del Regno”.
Ma tralasciando i cenni storici e tornando ai nostri giorni.
Dal 2018 si è iniziato a lavorare al ripristino di questo antico vigneto, chiamato Vigna di San Silvestro, e (fatto ancor più entusiasmante) si stanno ottenendo i primi vini dalla lavorazione di queste uve. Sono vini a base di Pallagrello Bianco e di Pallagrello Nero.
Il progetto di ripristino dell’antica vigna reale, che è situata nell’Oasi di San Silvestro all’interno dei Giardini della Reggia di Caserta, ha proprio lo scopo di valorizzare le varietà di Pallagrello Bianco e Pallagrello Nero, uve fortemente legate alla tradizione vinicola campana.
Che aggiungere? Un progetto super!
Ma scopriamo qualcosa in più su questi due vitigni.
Il Pallagrello Bianco è un vitigno a bacca bianca originario della Campania, precisamente del territorio casertano, mentre il Pallagrello Nero rappresenta la varietà a bacca nera. Il territorio è sempre lo stesso.
Sembra che questo antico vitigno debba il proprio nome allo strumento in paglia utilizzato per far essiccare la frutta, in questo caso l’uva, che veniva chiamato “pagliarello“.
Questo vitigno è stato fortemente apprezzato proprio sotto il regno dei Borbone, in particolare durante il periodo di re Ferdinando IV, per poi avere un lungo periodo di declino. Solo dagli anni ’90 dello scorso secolo è stata avviata una lenta fase di riqualificazione di queste splendide varietà locali campane.
I vini prodotti con le uve di questi due vitigni rientrano, in larga parte, nella denominazione Terre del Volturno IGT.
I vini che si ottengono dalle uve del Pallagrello Bianco sono particolarmente profumati e ricordano all’olfatto la frutta a polpa gialla. Perfetti con i primi di pesce.
Mentre i vini prodotti con le uve del Pallagrello Nero invece sono intensi e armoniosi. Alle volte complessi.
Anche in questo caso emergono i profumi della frutta, questa volta rossa, in particolare quella di bosco.
Ad ogni modo si tratta di prodotti di cui si parla troppo poco: noi di Grapee siamo sempre schierati dalla parte della tradizione vinicola.
Il vino è cultura e la tradizione vinicola di tutte le regioni italiane va sempre tutelata e, quando possibile, recuperata per far che venga scoperta e apprezzata anche dalle nuove generazioni.
La cultura vinicola è la nostra ricchezza.
Se ti abbiamo convinto, la domanda è: quando organizzi una “cena reale” a base di Pallagrello?