Con l’avanzare dell’autunno e delle temperature fresche, non si può non pensare alla degustazione di un grande vino rosso.
E di conseguenza è impossibile non viaggiare con la mente fra le colline piene di vigneti carichi di uva, fra vendemmie, degustazioni e tanto amore.
Bene, questo capita anche a noi di Grapee: infatti oggi abbiamo deciso di dedicare questo approfondimento ad uno dei vitigni più eleganti e raffinati presenti anche in Italia. Il Pinot Nero.
Andiamo per gradi. Si tratta di un vitigno a bacca nera.
Piccolo approfondimento etimologico: probabilmente il suo nome deriva dalla parola “pinot”, che vuol dire “pigna“. Non si ha la certezza, tuttavia è possibile che questo accostamento è dato dalla conformazione molto ridotta del grappolo, con acini addensati fra loro, proprio come la forma delle pigne.
Questo magnifico vitigno deve le sue origini alla Francia: precisamente alla regione della Borgogna dove, tutt’ora, si producono i migliori esempi vinicoli a base di Pinot Noir.
Ampia diffusione di questo vitigno è riscontrabile anche nella regione dello Champagne, dove viene vinificato in bianco per la produzione degli Champagne.
Sarebbe, ad ogni modo, riduttivo indicare una zona precisa per la sua diffusione geografica: la fama di questo vitigno oramai lo precede.
Nel corso degli anni è riuscito a far breccia nella cultura vinicola di mezza Europa, sempre in zone che possono vantare una temperatura idonea ad ospitarlo (quindi temperature fredde), entrando a far parte del “circolo” dei vitigni internazionali.
Eccellenti espressioni di Pinot Nero possiamo trovarle in Germania, Austria, Svizzera e Italia, per quanto riguarda l’Europa. Volendo oltrepassare gli Oceani, sarebbe possibile incontrarlo anche negli Stati Uniti d’America, in California, e recentemente nell’Oceano Pacifico Meridionale, in Nuova Zelanda.
Nello specifico, in Italia, è possibile osservare ottime espressioni vinicole di Pinot nero in Alto Adige, Valle D’Aosta, nella Lombardia settentrionale e nelle Toscana interna. Vi sono altri grandi esempi di Pinot Nero italiano anche in Umbria e in Sicilia.
Dopo aver effettuato un primo “excursus” fra le informazioni chiave relative a questo splendido vitigno, ora possiamo passare ai vini che ne derivano dalla lavorazione delle uve.
Il vino prodotto con le uve del Pinot Nero ha una caratteristica principale e assolutamente unica nel panorama vinicolo internazionale: l’eleganza.
Eleganza che è ben rappresentata da un colore tenue e profumi intensi. Altro elemento riconoscibile ed essenziale del vino a base di Pinot Nero è il sentore etereo, associabile esclusivamente a questo particolare vitigno.
Si tratta di grandi vini, con grandissima capacità di invecchiamento e dalle potenzialità innate.
Tornando alle caratteristiche: il vino Pinot Nero, come anticipato, è caratterizzato da un colore tenue, tra il rosso rubino leggermente scarico e il rosso granato, a seconda dell’invecchiamento.
I profumi sono delicati ed eleganti e richiamano inevitabilmente piccoli frutti rossi e fiori come la violetta. Quando poi vi è affinamento, questi vini acquistano complessità richiamando sentori dai toni balsamici e speziati.
Accingendosi alla degustazione è impossibile non accorgersi della trama tannica vellutata e di un’elevata acidità. L’ultima caratteristica lo rende una tipologia di vino molto fresco.
Ma se dovessimo abbinare del cibo alla nostra bottiglia di Pinot Nero?
Sicuramente un ottimo accostamento potrebbe essere rappresentato da un tagliere ricco di formaggi semi stagionati e salumi caratteristici delle zone montane come lo speck. Ma si può puntare anche su primi piatti strutturati come un ragù di cinghiale.
Ma udite udite: soprattutto se giovane, potremmo abbinare il nostro Pinot anche a un primo piatto di pesce o una zuppa di mare.