L’attesa aumenta il desiderio. Gli antichi proverbi non sbagliano quasi mai.
E non lo fanno neanche nel caso del vino.
Anche nel mondo del vino, in alcuni casi, l’attesa possiede questa innata capacità di aumentare, di ingigantire: sia la voglia di degustare il nostro bel vino, sia il suo valore.
Naturalmente questo aspetto non è valido per tutti i vini.
Alcuni vini, tra cui sicuramente molti bianchi e rosati, sono da consumare giovani; altri, invece, hanno le caratteristiche necessarie per poter invecchiare e quindi possono essere degustati anche dopo molti anni.
Elemento essenziale per poter conservare un vino, con un elevato potenziale di invecchiamento, è il rispetto delle caratteristiche base di una cantina vinicola.
Ma ora entriamo nel merito di questo delicato argomento: chiariamo, prima di tutto, il concetto dell’invecchiamento.
Quando sentiamo parlare nel gergo comune di invecchiamento, si fa riferimento alla maturazione, ossia il periodo necessario alle varie componenti del vino di amalgamarsi al meglio ed esprimersi in modo armonioso.
Infatti, il vino una volta imbottigliato, continua la sua fase di evoluzione passando ad essere da vino giovane a vino maturo, grazie anche alla microcircolazione di ossigeno che avviene attraverso il tappo di sughero.
Ma capiamo meglio questo concetto. Non tutti i vini migliorano con il tempo!
Con le dovute eccezioni, ad avere un maggior potenziale di invecchiamento sono i vini rossi che, per progetto enologico e per caratteristiche, possono aspirare ad un miglioramento delle proprie qualità dopo un determinato periodo tempo.
Tra i fattori da tener sempre presenti vi sono:
Inoltre i vini rossi sono più predisposti all’invecchiamento grazie alla fondamentale presenza dei tannini (presenti anche nei vini bianchi ma in quantità assolutamente trascurabili).
Infatti anche grazie alla loro cospicua presenza è possibile una lunga durata (e un miglioramento) nel tempo e di conseguenza una predisposizione ad un periodo di affinamento più lungo.
Di conseguenza modificherà anche il proprio colore: tenderà, a seconda della tipologia di vino, al rosso granato o al rosso aranciato.
Da un punto di vista gustativo, invece, il vino sarà dotato di maggiore morbidezza.
A giocare un altro ruolo importante per l’invecchiamento di un vino è l’eventuale elevata acidità (o freschezza del vino), caratteristica spesso sfruttata da alcuni grandi bianchi da invecchiamento.
Se invece, ci troviamo di fronte ad un vino progettato per esser bevuto da giovane, di certo non otterremo miglioramenti dopo un periodo di invecchiamento. Proprio perché, durante il processo di produzione, si è deciso di destinarlo ad un consumo immediato.
I vini che possono invecchiare sono principalmente rossi.
Per citarne alcuni:
Ne deriva che i principali vitigni più adatti ad una vita longeva sono il Nebbiolo, il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Montepulciano, l’Aglianico ed il Cannonau.
Elemento in comune tra tutti i vini citati in precedenza è, senza alcun dubbio, l’imponente struttura.
Il tempo non modifica solo da un punto di vista organolettico il nostro amato vino da invecchiamento.
Infatti, qualora rispecchi le caratteristiche menzionate nei precedenti paragrafi, un vino ben invecchiato può aumentare il proprio valore economico, anche in maniera sostanziosa.
Si sa che è la richiesta a determinare il prezzo di un bene, ed anche nel caso del vino è così.
Potremmo trovarci di fronte ad un notevole aumento di valore per una bottiglia di vino prodotta in un’annata particolarmente favorevole (ci viene immediatamente in mente la grande 2015).
Oppure per un vino insignito di un importante premio come le classifiche internazionali pubblicate a fine anno, o ancora per vini rari la cui produzione era già limitata all’origine.
A distanza di anni giocherà un ruolo chiave, nella determinazione del valore, il fattore “irreperibilità“.
Come anticipato, un vino da invecchiamento può restare in cantina anche per molti anni.
Possiamo tranquillamente degustarlo anche a distanza di 20/30 anni, ma devono essere garantite alcune condizioni di cura e mantenimento del luogo di conservazione: la cantina.
Chiaramente, in qualità di winelover, coccoleremo le nostre bottiglie da invecchiamento posizionandole nel luogo più adatto della casa e con tutte le cure del caso.
Posizioneremo la nostra bottiglia in un luogo buio o con scarsa illuminazione, che abbia una temperatura costante intorno ai 15 gradi e con un grado di umidità tra il 60 e il 70%.
Se vuoi approfondire le condizioni ideali della cantina o vuoi sapere come progettare una cantina da vino a casa tua, puoi leggere la nostra Guida dedicata.
Per concludere: manterremo la nostra bottiglia in posizione orizzontale e, quando la vorremo degustare, faremo molta attenzione.
Ecco 2 cose da tenere sempre a mente:
– Non sollevare la bottiglia dallo scaffale!
– Lasciala sempre in posizione orizzontale.
Questo perché, dopo tanti anni passati nella stessa posizione, troveremo sicuramente piccolissimi sedimenti che non devono essere spostati dal fondo della bottiglia per non compromettere la tua degustazione.