Il sommelier è una delle principali figure professionali del panorama vinicolo.
Una figura estremamente affascinante e piena di segreti e di strumenti da lavoro che spesso incuriosiscono gli appassionati del mondo vitivinicolo.
In questa guida andremo a conoscere nel dettaglio quali sono questi strumenti e come vengono utilizzati durante il servizio.
Come potrai immaginare, il sommelier ha bisogno di strumenti specifici per esercitare il proprio lavoro nel miglior modo possibile.
Si tratta di oggetti molto delicati e in alcuni casi non particolarmente conosciuti (se non dagli addetti ai lavori) e quindi poco reperibili in commercio.
Ma andiamo a vederli insieme uno ad uno!
Partiamo dal più comune di tutti gli strumenti. Il cavatappi.
Ce ne sono di varie forme e materiali. Anche i meccanismi alle volte cambiano. Nei cassetti delle nostre case certamente ce ne sta almeno uno.
Tuttavia l’unica tipologia di cavatappi che può essere considerata idonea a svolgere la professione di sommelier è quella che presenta la leva, chiamata infatti “cavatappi a leva”.
Si tratta di uno strumento, che proprio grazie all’intuizione della leva, diventa molto semplice e maneggevole durante il suo utilizzo.
Per facilitare ancor di più l’utilizzo, possiamo trovare il cavatappi a doppia leva: questa tipologia riesce ad accompagnare il movimento dell’apertura della bottiglia dall’inizio alla fine. Oltre alla leva, di cui abbiamo già spiegato la funzione, troveremo un ulteriore tool all’interno del cavatappi professionale: il coltellino. Questo elemento è necessario ad incidere ed eliminare la capsula dalla bottiglia di vino. Infine vi è il verme, ovvero la spirale da inserire nel tappo di sughero per poi estrarlo e procedere con l’esame olfattivo.
Per il servizio di alcune tipologie di vino, come ad esempio gli spumanti ma anche bianchi e alcuni rosati, va utilizzato secchiello per il ghiaccio.
Questo strumento è utile sia per raffreddare velocemente la nostra bottiglia, qualora non sia alla giusta temperatura di servizio, sia per mantenerla costante.
Per i vini bianchi e per i rosati, potrebbe anche essere sufficiente l’utilizzo della glacette. Questo strumento, che è un contenitore termico nella maggior parte dei casi in acciaio, ha una funzione differente rispetto al secchiello.
Infatti al suo interno viene inserita la bottiglia già alla corretta temperatura di servizio. La glacette non raffredderà la bottiglia, ma la manterrà a temperatura.
Come fa il sommelier a sapere con precisione se il nostro vino è alla temperatura giusta di servizio? Ricorre all’utilizzo di un apposito termometro a lettura rapida che presenta una scala termica da 0-40 °C.
Per facilitare l’utilizzo del termometro, riportiamo di seguito le temperature di servizio:
– Spumanti secchi 4-6 °C
– Spumanti dolci e vini frizzanti 6-8 °C
– Vini bianchi giovani e vini rosati 8-10 °C
– Vini bianchi strutturati, vini passiti e vini liquorosi bianchi 10-12 °C
– Vini rosati strutturati e vini rossi delicati 12-14 °C
– Vini rossi media struttura, vini passiti e vini liquorosi rossi 14-16 °C
– Vini rossi strutturati ed evoluti 16-18 °C.
Per servire nel miglior modo una bottiglia di vino d’annata, bisogna ricorrere alla tecnica della decantazione. Per svolgere bene i prossimi passaggi bisogna avere a disposizione 2 strumenti “che lavorano in coppia”: il cestello a vino e il decanter.
Il cestello a vino, o cestello portabottiglie, è uno strumento generalmente in vimini (ma in alcuni casi in metallo) che serve per trasportare una bottiglia d’annata che ha potuto generare sedimenti.
Dopo aver prelevato la bottiglia dalla cantina, va sollevata delicatamente e, senza troppi scossoni, va riposta in posizione inclinata nel cestello a vino per trasportarla ed anche per procederne all’apertura. La bottiglia non va mai rimossa dalla posizione assunta nel cestello a vino, proprio per impedire agli eventuali sedimenti di compromettere la degustazione del vino.
Dopo aver effettuato le operazioni di apertura all’interno del cestello, il vino d’annata va versato nel decanter, affinché si ossigeni.
Il decanter, solitamente è un oggetto in cristallo o vetro cristallino. Spesso si tratta di un oggetto di design che può avere anche un vero e proprio valore estetico.
Alcune volte il tappo di un vino spumante può opporre molta resistenza. Nulla di grave!
Un buon sommelier ha sempre a disposizione lo strumento adatto da utilizzare al momento più opportuno. In tal caso va utilizzata la pinza: con l’ausilio di questo strumento è possibile smuovere un po’ il tappo per poi procedere con la normale apertura e il servizio.
Altro strumento fondamentale per il sommelier: l’inseparabile tappo stopper. Si tratta di un tappo ermetico solitamente in acciaio. Viene utilizzato per trattenere l’effervescenza di un vino spumante una volta aperta la bottiglia: ad esempio quando si vuol fare un primo brindisi e non sono presenti tutti gli invitati ad una cena. Inoltre è dotato di una molla interna per garantire la tenuta della pressione interna.
Ultimo ma non per importanza il tastevin. Forse lo strumento che più rappresenta il sommelier; si tratta di una coppetta (solitamente in argento o metallo) che in passato veniva utilizzata dal sommelier per la degustazione del vino e per l’esame visivo. Oggi ha un valore figurativo.