Di vigneti coraggiosi ne conosciamo tanti. Alcuni a strapiombo sul mare, altri in zone aride, alle volte addirittura in piena montagna.
Ma uno così coraggioso davvero non l’abbiamo mai incontrato. Uno che, come suggerisce il titolo, può anche toccare le nuvole.
Infatti solo un vigneto può festeggiare il primato di “più alto del mondo”: si tratta del “Pure Land & Super-High Altitude Vineyard” nella contea di Qüxü, a Lhasa in Tibet.
Il vigneto è situato ad un’altezza di 3.563,31 metri sul livello del mare, un record assoluto a livello mondiale, tanto da richiamare l’attenzione della giuria del Guinnes World Record. Questo vigneto ha battuto il precedente record d’altezza di 3.111 metri sul livello del mare, appartenente al vigneto di Bodegas Colomé in Argentina, nella provincia di Salta.
Insomma, non poca roba: più di 400 metri di altezza di vantaggio!
Questo vigneto tibetano si estende su una superficie molto ampia: infatti sitiamo parlando di ben 67 ettari di superficie vitata dedicati alla coltivazione di più varietà di uva. Undici per la precisione!
In vetta, uno dei principali vitigni coltivati è il Vidal, che è un vitigno a bacca bianca famoso soprattutto per esser parte della composizione degli ice wine.
Degli ice wine abbiamo parlato, non molto tempo fa, in questo approfondimento.
Anche in Italia si sperimenta la coltivazione della vite in altura. Ottimi esempi sono riscontrabili dal nord al sud della Penisola.
Ad esempio in Valle d’Aosta, nei pressi del Monte Bianco, si coltiva uva a circa 1.200 metri sul livello del mare. Ancora meglio in Calabria dove è possibile incontrare un vigneto a ben 1.300 metri di altezza. Anche in Sicilia, sull’Etna, è possibile riscontrare la presenza di vigneti coltivati a circa 1.000 metri sul livello del mare: in questo caso si coltivano uve di Nerello Mascalese.