Finalmente è iniziata la 73ᵃ edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
Come da consuetudine il Festival si tiene al Teatro Ariston: da martedì 7 fino alla serata conclusiva di sabato 11 febbraio.
Senza dubbio si tratta del più importante ed atteso evento musicale italiano.
E non solo per la musica. Infatti Sanremo è a tutti gli effetti uno spaccato reale dell’Italia e dei trend che tutti noi stiamo vivendo.
E quali trend interessano a noi di Grapee?
Ovviamente solo quelli vinicoli.
Abbiamo provato a giocare un po’ con la musica ed il vino.
Abbiamo abbinato alcuni vini ai cantanti “big” che nelle prossime sere si esibiranno durante la kermesse musicale: in base al carattere dell’artista e alle peculiarità della sua musica, abbiamo provato ad “abbinare” la tipologia di vino che ci è sembrata più calzante e pertinente.
Vediamo se sei d’accordo con i nostri accostamenti musica-vino!
È vero. Avevamo parlato solo dei cantanti in gara.
Però non si può non iniziare a parlare di Sanremo e di vino senza menzionare uno dei personaggi più positivi e incredibili della musica italiana, oltre che co-conduttore di questa edizione del Festival: Gianni Morandi.
Ad ogni modo torniamo al nostro primo accostamento musica-vino: imaginiamo un pranzo all’aperto in primavera, con una temperatura mite di circa 20 gradi, una tavolata in legno lunga ed immersa nella natura, tanti amici e qualche chitarra.
Quale vino sceglieresti per rendere magica questa atmosfera così conviviale? Beh, in onore di Gianni e dell’Emilia Romagna quale migliore scelta di un Lambrusco di Sorbara DOC?
Un vino rosso frizzante che ricorda l’atmosfera della festa. Un calice che va sempre bene.
Può essere servito fresco e può accompagnare taglieri di salumi e formaggi di media stagionatura o piatti tipici della tradizione emiliana.
Insomma Gianni è il nostro Lambrusco con il compito di portare l’atmosfera di festa sul palco dell’Ariston. E a noi Gianni piace sempre!
Passiamo al secondo abbinamento.
Cosa avranno mai in comune Elodie e la sua musica ed un bel calice di Fiano di Avellino DOCG?
Di sicuro la capacità di mettere d’accordo tutte le orecchie e tutti i palati. Ma non solo.
Ci sono almeno altre 2 caratteristiche in comune tra la cantante romana e questo vino bianco irpino: la freschezza e la complessità.
Caratteristiche che rendono questa tipologia di vino perfetta sia per un pranzo di pesce estivo che per una cena a base di crostacei, ma anche per un aperitivo con formaggi: fresco al palato ma allo stesso tempo pieno di personalità con profumi che variano dal fruttato al floreale. Insomma un vino che ama farsi ricordare.
Un po’ come Elodie e la sue canzoni fresche ma allo stesso tempo complesse da un punto di vista musicale, che tendono a farsi riascoltare. Proprio come quando per apprezzare a pieno un Fiano di Avellino DOCG ne degustiamo subito un secondo calice.
Levante con la sua musica ricordano un calice ricercato ma allo stesso tempo delicato.
Canzoni da non ascoltare sempre ma in determinati momenti della giornata. Un calice non per tutti i palati. Un calice da degustare con la giusta dose di calma e di armonia.
Il terzo abbinamento musica-vino ha come protagonista, insieme a Levante, una riserva di Etna Rosso DOC: una tipologia di vino straordinaria che viene prodotta con le uve di due magnifici vitigni che crescono alle pendici dell’Etna, il Nerello Cappuccio e il Nerello Mascalese.
Il risultato è un vino, nella sua versione Riserva, di buona struttura e piuttosto complesso con note che variano dalla frutta rossa ale spezie. Ottimo per accompagnare carni rosse.
La parola d’ordine è intensità. Proprio come accade con la musica di Levante.
Hai presente quando vieni invitata/o a casa da una persona esperta dai gusti vinicoli particolari?
A quel punto inizia il “dramma”: vuoi portare un cadeau vinicolo per stupirla ma non vuoi risultare privo di fantasia presentandoti con la solita bollicina molto rinomata (che non è mai una cattiva idea!).
A quel punto inizi a ricercare la bottiglia più adatta e alla fine ne scegli una che “quasi certamente non avrà in cantina”, assumendoti però il rischio di non incontrare il suo gusto: alla fine scegli un Sagrantino di Montefalco DOCG, un vino rosso ricco di tannini che, una volta al palato, ti travolge con la sua personalità inconfondibile. Dal gusto tagliente.
Un vino che richiede tempo e dedizione. Che va assaporato più di una volta.
Una personalità forte e inconfondibile proprio come la musica di Tananai.
Beh, cosa possiamo aggiungere alla storia di una meravigliosa artista come Giorgia?
Nulla che non sai già.
Un artista straordinaria, dalla voce incredibile che ha dato vita ad alcune delle canzoni italiane più apprezzate di sempre.
Abbinare Giorgia ad un vino non è un’impresa semplice per noi di Grapee.
Abbiamo pensato di accostarla ad una bottiglia di Barolo DOCG prodotta con le uve del Nebbiolo al 100%.
Ma non ad una bottiglia qualunque.
Bensì ad una bottiglia di Barolo Riserva appartenente ad un’annata speciale, come ad esempio la 2004. Una bottiglia acquistata direttamente in cantina fra le colline piemontesi e sapientemente conservata nella cantina di casa, in attesa di una grande occasione per essere degustata e sfoggiare tutto il proprio fascino.
Proprio come le canzoni di Giorgia, orgoglio per la musica italiana.
In questo caso non faremo riferimento ad un vino in particolare.
Infatti sono tempi lontani quelli del Festival di Sanremo del 1997 che le vide vincitrici fra le nuove proposte. Poi tanti successi fino ad un periodo di lontananza dal panorama musicale.
In questo caso l’abbinamento è con quell’importante bottiglia di vino bianco con elevato potenziale di invecchiamento, acquistata direttamente nella cantina del produttore, all’inizio del nuovo millennio e che, per un motivo o per un altro, è rimasta lì fino ad ora.
Però il momento giusto è arrivato: stasera inviterai i tuoi amici e stapperai quella bottiglia che nel frattempo ha maturato 20 anni di esperienza in vetro.
Solo il feedback dei tuoi commensali ti dirà se l’hai conservata bene o se hai sbagliato qualcosa.
Potremmo continuare all’infinito con tutti i protagonisti di questa edizione del Festival.
Andrebbe accostato un vino per ogni scena che oramai è già diventata un cult della televisione e della storia italiana.
Potremmo dire che Salmo, che canta in diretta e che fa un tuffo in piscina con il microfono, si può accostare alla bottiglia di Franciacorta DOCG che un caro amico porta a cena per fare il brindisi ed iniziare la serata.
Potremmo dire che il padrone di casa, Amadeus, è talmente amato dagli italiani che andrebbe abbinato ad un Chianti Rosso DOCG, simbolo della tradizione enoica italiana nel mondo.
D’altra parte chi non ha mai provato un calice di Chianti o chi non ha mai avuto in casa una bottiglia di questo vino così famoso?
Potremmo continuare perchè il vino è democratico e di tutti, un pò come Sanremo.
Ma preferiamo concludere augurando a tutti un “Buon Festival!“.