Molte persone identificano la stagione estiva come il momento migliore per bere una buona sangria.
In effetti è vero! Anche se è sempre un buon momento per bere una sangria con i propri amici: ad una festa, ad un aperitivo dopo lavoro, ad una cena casalinga a base di salumi ma anche per un pre-pranzo di una domenica soleggiata di dicembre.
Tuttavia vanno rispettate due regole fondamentali per degustare una sangria nel migliore dei modi: la prima è scegliere il vino giusto, la seconda è utilizzare la ricetta della tradizione spagnola.
Per questo motivo ci siamo noi di Grapee!
Abbiamo realizzato questa Guida per farti preparare la migliore sangria spagnola a casa con il vino più adatto per l’occasione.
Alla fine della guida ti suggeriremo anche un paio di varianti divertenti che si distaccano un po’ dalla tradizione.
Il resto lo farà la compagnia con cui passerai la serata.
Pronti? Go!
Partiamo dalle basi. Cos’è la sangria?
Dovendo riassumere la sangria in un’unica definizione sarebbe possibile dire che: si tratta di una bevanda alcolica, tipica della tradizione culturale spagnola, con vino, frutta e in alcuni casi anche spezie.
Nasce come bevanda perfetta per l’estate. Qui proveremo a dimostrarti che può essere una bevanda ottima per qualsiasi momento dell’anno, soprattutto in giorni di festa o per aperitivi.
In questa breve guida, noi di Grapee proveremo a fornirti alcuni consigli utili per realizzare a casa una delle bevande più rinfrescanti e allegre conosciute dall’uomo: la sangria.
Ma soprattutto scopriremo insieme con quale vini è possibile prepararla per degustarla al meglio.
L’aspetto legato al vino è centrale: considerando che la qualità del vino scelto inciderà fermamente sulla riuscita del nostro cocktail.
Partiamo con qualche cenno storico.
Prima di passare ai vini, alla ricetta e agli eventuali abbinamenti con il cibo, è opportuno effettuare un breve ripasso di storia: dove nasce la sangria?
La sangria nasce nella penisola iberica durante il 1800.
Da sempre considerata una bevanda popolare in quanto facilmente riproducibile, richiedendo pochi ingredienti. Oggi è molto diffusa anche in Europa, in Argentina e altri paesi del Sud America.
Passiamo all’etimologia: pare che la “sangria” derivi in qualche modo dalla parola spagnola “sangre” che in italiano significa “sangue”. Questo perchè il colore rosso intenso che assume questa bevanda dopo la preparazione, ricorda proprio il pigmento del sangue.
La ricetta originale prevedeva pochi ingredienti; infatti bastava avere a disposizione nella dispensa del vino rosso, spezie e un po’ di frutta.
Ad oggi però esistono tantissime varianti regionali della bevanda spagnola che si discostano, alcune volte, in maniera significativa dalla ricetta originale: infatti si hanno varietà di sangria rossa, oppure la sangria rosè, l’oramai diffusa sangria bianca, la sangria frizzante. E l’elenco potrebbe ancora continuare.
A seconda della variante, cambia naturalmente anche il vino: entreremo nel merito di ognuna di queste varianti.
Inoltre conosceremo un “lontano cugino” della sangria, il tinto de verano, e una “parente” italiana, la sangria napoletana meglio conosciuta come “vino con le percoche”.
Iniziamo dagli ingredienti e dalla ricetta per preparare a casa un’ottima sangria della tradizione.
Di seguito gli ingredienti per la sangria rossa spagnola a base di vino “tinto”. Nessuna paura: il vino “tinto” non è altro che il vino rosso.
Dopo aver scelto il vino, aspetto importantissimo per la riuscita della ricetta e di cui ci occuperemo più in avanti, per la sangria è prevista una preparazione particolarmente semplice.
Gli altri ingredienti che contribuiscono alla riuscita della ricetta sono: gassosa o acqua tonica, zucchero, pesche, mele, arance, altra frutta di stagione e il limone.
Alcuni suggeriscono l’aggiunta di spezie come cannella, vaniglia e chiodi di garofano.
Molte ricette prevedono l’aggiunta di Brandy. Aggiunta che rende la nostra sangria più “strong”! Quindi da valutare attentamente.
Ora che conosciamo e che abbiamo recuperato tutti gli ingredienti possiamo partire con la preparazione della sangria rossa.
Di seguito la ricetta.
Hai mai preparato a casa una sangria con la ricetta della tradizione spagnola?
Se non l’hai mai fatto allora sei nel posto giusto.
Ecco la ricetta per stupire i tuoi amici. Nei prossimi paragrafi vi consiglieremo anche il miglior vino da utilizzare a seconda della variante che sceglierai.
Partiamo dagli ingredienti che occorrono per preparare la sangria tradizionale, quella rossa. Per una brocca occorrono:
La preparazione è davvero semplice.
Tagliare le pesche (dopo averle lavate e sbucciate) a pezzettini e posizionarle in una brocca. Fare la stessa cosa con le mele.
Inserire gli altri ingredienti nella brocca: le arance e il limone tagliati a fette o pezzettini.
Unire tutto nella brocca e aggiungere lo zucchero e un po’ di spezie. Unire il vino rosso e mescolare per bene.
Infine aggiungere il Brandy.
Mescoliamo ancora una volta e poggiamo una pellicola sulla brocca.
Lasciamo in frigo a riposare per una notte e il giorno dopo avremo la nostra sangria.
Cosa manca? Bisogna solo aggiungere la gassosa al composto al momento della degustazione.
Come sempre attenzione alla temperatura di servizio: la sangria è una bevanda che va servita fredda e a cui va sempre aggiunto qualche cubetto di ghiaccio.
Si può abbellire il calice con un po’ di frutta fresca!
Ora però affrontiamo l’argomento più importante e delicato di questo approfondimento sulla sangria spagnola.
Quale vino utilizzare per ottenere la migliore sangria rossa della tradizione spagnola?
Partiamo da un concetto semplice ma non banale: per la sangria rossa va utilizzato un vino rosso.
Infatti la ricetta originale prevede l’utilizzo di un “vino tinto” spagnolo intenso e fruttato.
A noi di Grapee piace rispettare le tradizioni regionali e internazionali, in quanto siamo convinti che il vino sia una parte fondamentale della cultura di un popolo.
Per questo consigliamo di utilizzare un vino a base di Garnacha, vitigno a bacca nera molto diffuso nel bacino Mediterraneo e in particolare in Spagna.
I vini che si realizzano con le uve di questo vitigno sono solitamente di medio corpo, molto piacevoli al palato e dalle note fruttate e speziate.
Per una versione “italianizzata” della sangria spagnola è possibile utilizzare un vino a base di Cannonau di Sardegna, che poi è un vitigno strettamente imparentato con la Garnacha spagnola.
Altre varianti prevedono l’utilizzo di vini rosso corposi e strutturati. In Italia, ad esempio, si utilizza spesso il Nero d’Avola.
In un’altra variante italiana si utilizza un vino tipico della tradizione lombarda: la Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC. Un vino piacevole, fruttato, leggero e che “si fa bere”.
La sangria rossa ha un parente lontano: la sangria bianca.
Bevanda meno famosa e diffusa, ma non meno gustosa.
Per realizzare la sangria bianca occorre scegliere, al posto del vino rosso, un vino bianco .
Precisamente consigliamo l’utilizzo di vini bianchi fermi fruttati e non particolarmente invecchiati. Ad esempio potrebbe fare al caso nostro un buon Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC, una tipologia di vino fresca e fruttata a base di Sauvignon Blanc.
Per la versione con vino spumante restiamo nel Nord Est della Penisola. Molte ricette prevedono l’utilizzo di un vino spumante appartenente alla denominazione Prosecco DOC: con utilizzo di uve di Glera almeno per l’85%, come da disciplinare. Tuttavia è possibile utilizzare anche altre tipologie di spumante.
Sangria ancora più di nicchia rispetto alla variante bianca: la sangria rosata.
Se ne inizia a parlare, ma si tratta di una bevanda ancora poco diffusa rispetto alle due precedenti.
La domanda resta la stessa: quale vino utilizzare per preparare la sangria rosata a casa?
Un nostro consiglio potrebbe essere un vino rosato pugliese a base di Negramaro: si tratta di vini meravigliosi particolarmente fruttati e piacevoli.
Insomma un vino che può caratterizzare moltissimo con la propria personalità la nostra bevanda rosè.
Non si può parlare di una vera e propria variante della sangria, ma rientra a pieno titolo fra i cocktail a base di vino della tradizione spagnola.
Si tratta di una sangria dalla preparazione più semplice.
Probabilmente questo cocktail ha una vocazione principalmente estiva: d’altra parte, già dalla traduzione letterale in italiano “vino rosso estivo”, si intuiscono molto bene le sue ambizioni.
La storia di questa bevanda inizia agli albori del 1900, quando si cominciò a servire il vino rosso in maniera più “leggera” durante i caldissimi pomeriggi d’estate spagnoli.
Questo cocktail è molto semplice da preparare: infatti occorrono solo 4 ingredienti. Ne parliamo nei prossimi paragrafi!
Nuova bevanda, nuovo problema da fronteggiare.
La domanda però resta sempre la medesima: quale vino scegliere per preparare a casa un buon tinto de verano?
Non c’è una risposta giusta: l’importante è non scegliere un vino rosso di struttura.
La risposta ideale potrebbe essere: un vino rosso che non superi gli 11/12°.
Ad esempio si potrebbe optare per un vino prodotto con le uve del Lambrusco Grasparossa, vitigno a bacca nera molto diffuso in Emilia Romagna. I vini provenienti dalle sue uve sono solitamente dei rossi frizzanti e fruttati, dal color rosso intenso.
Insomma, vini ottimi per preparare un buon tinto de verano “italianizzato”.
Come anticipato, questo cocktail è molto semplice da preparare: infatti occorrono solo 4 ingredienti. Vino “tinto”, gassosa, ghiaccio e una fetta di limone.
Per prepararlo bisogna versare, in un calice ampio o in un bicchiere da cocktail alto, vino rosso e gassosa in egual misura, aggiungere una fetta di limone e ghiaccio.
Attenzione come sempre alla temperatura di servizio: il tinto de verano va servito freddo, intorno ai 6°!
Suggerimento: per un perfetto aperitivo accompagnare la bevanda con tapas o con stuzzicheria di molluschi.
Qui ci spostiamo su un altro territorio: il Sud Italia, precisamente in Campania.
Ma andiamo con ordine.
La “sangria napoletana” non è altro che il “vino con le percoche“: insomma uno dei simboli della tradizione culinaria di questa regione.
Si tratta di un’antica ricetta napoletana sempre presente durante gli aperitivi, le feste, i pranzi e le cene. In particolare durante l’estate.
Che cosa è la percoca?
Si tratta di una varietà della pesca. Si differenzia da essa per alcune caratteristiche come la polpa compatta, la buccia di colore giallo con venature che si avvicinano al rosso (solitamente presenti). Più soda e profumata all’olfatto. Particolarmente dolce al gusto.
Il frutto perfetto per accompagnare e addolcire il nostro vino!
La sangria napoletana è una ricetta a base di vino, sia bianco che rosso: dopo aver bevuto il vino si può mangiare anche la percoca (tagliata a pezzi irregolari) che nel frattempo ha assorbito tutti i sapori presenti nella brocca.
Vediamo insieme quale vino utilizzare e la ricetta della tradizione napoletana.
Anche in questo caso la domanda è: quale vino utilizzare?
Esistono due tipologie di sangria napoletana: la bianca e la rossa. La prima con il vino bianco e le percoche, la seconda con il vino rosso. Inutile precisare che il sapore è completamente differente!
Potendo optare sia per un vino rosso che per un vino bianco, resta un ultimo consiglio: scegliere un vino del territorio campano.
Anche in questo caso, occhio alla gradazione alcolica: non deve essere elevata. Inoltre va scelto un vino da servire giovane.
Ecco i nostri consigli.
– Ischia DOC Biancolella: per fare la “sangria napoletana” bianca, il primo consiglio di Grapee è un’Ischia DOC Biancolella, che è uno dei vini della denominazione Ischia DOC.
Si tratta di una tipologia di vino di facile beva, vivace, dalle note fruttate ed eleganti. Il vino perfetto per accompagnare le percoche in questo percorso infinito di gusto. Va servito fresco.
– Rosso Frizzante di Gragnano della Penisola Sorrentina DOC: anche per preparare la variante rossa abbiamo scelto un vino tipico del territorio campano. Per rendere onore a questa ricetta napoletana, il consiglio è un Rosso Frizzante di Gragnano: una tipologia di vino frizzante e fruttata, perfetta per un dolce aperitivo da festa o per un pranzo durante una giornata calda. Anche in questo caso il vino con le percoche va servito fresco.
Passiamo alla ricetta.
Come si prepara il vino con le percoche? Una ricetta semplice semplice.
Gli ingredienti sono 2, il vino (come abbiamo detto o rosso o bianco) e le percoche.
Ecco 5 semplici passi:
1. Lavare le percoche
2. Sbucciarle e tagliarle in pezzi irregolari
3. Scegliere il vino e versarlo in una brocca
4. Inserire le percoche tagliate a pezzi nella brocca
5. Riporre in frigorifero per circa un’ora e servire freddo.