Questa Guida è dedicata ad un’ampia categoria di vini chiamata Toscana IGT.
Ne abbiamo sentito la necessità.
Infatti ogni ogni qual volta ci sediamo per parlare con qualcuno dei vini toscani “fuori denominazione DOCG e DOC”, avvertiamo sempre un’enorme confusione.
Confusione riguardo ai territori, alle proprietà organolettiche, ai vitigni: tutte informazioni fondamentali per degustare al meglio un determinato vino.
Ecco il motivo di questa Guida.
Semplificare la comunicazione e riassumere le informazioni fondamentali relative ai Toscana IGT. Non sarà semplice per vari motivi che vedremo nei prossimi paragrafi.
Di seguito un breve ripasso sulle denominazioni, una panoramica sui Toscana IGT e poi una divisione (per fasce di prezzo medio) di alcuni dei vini più famosi rientranti in questa categoria.
Iniziamo dalle base. Cosa significa l’acronimo IGT?
IGT vuol dire “Indicazione Geografica Tipica” ed è una delle quattro categorie che fanno parte della piramide della qualità del vino italiano. Le altre categorie (della classificazione italiana, non europea) sono DOCG, DOC e Vini da Tavola.
Attualmente in Italia si contano 118 denominazioni IGT.
Ad ogni modo il marchio IGT è un sinonimo di qualità in Italia. I vini che fanno parte di una IGT, non hanno le caratteristiche per rientrare in una DOC o DOCG ma non significa che siano meno pregiati.
L’Indicazione Geografica Tipica è solitamente riservata ai vini la cui produzione avviene nella rispettiva indicazione geografica, di solito territori molto estesi come una Regione o un’intera Provincia.
I requisiti per rientrare in una IGT sono molto meno restrittivi rispetto a quelli per entrare in una DOC.
Ma, repetita iuvant, non vuol dire che un vino IGT sia necessariamente di qualità inferiore rispetto ad uno rientrante in una denominazione DOC o DOCG.
Prima di entrare nel vivo è opportuno fare un ripasso anche delle altre denominazioni del vino italiano: le DOC (Denominazione di Origine Controllata) e le DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Come già anticipato, nell’immaginario collettivo viene ritenuto che i vini DOCG e/o DOC siano di qualità superiore rispetto ai vini IGT. Falso.
L’unica tangibile differenza tra un vino DOC e vini IGT risiede nei relativi disciplinari.
Infatti per quanto riguarda i vini DOC/DOCG vi sono indicazioni molto più specifiche e restrittive come i vitigni da utilizzare e le percentuali di utilizzo obbligatorie, le zone di produzione entro cui è possibile utilizzare quella denominazione, la resa massima dell’uva, le caratteristiche minime che deve raggiungere il vino e tante altre direttive obbligatorie.
Per quanto riguarda i vini IGT, invece, vi è più libertà di azione: ci sono linee generali da rispettare per garantirne la qualità ma assolutamente non stringenti come per DOC e DOCG.
Fatta questa imprescindibile premessa, passiamo al meraviglioso mondo dei Toscana IGT.
Sotto la denominazione Toscana IGT rientrano anche molti dei Supertuscan, tanto per parlare di vini ritenuti di qualità dall’opinione pubblica.
Pertanto se non hai ancora letto la nostra Guida dedicata alla degustazione dei Supertuscan puoi cliccare qui!
La peculiarità principale, e probabilmente il punto di forza dei vini Toscana IGT, è la possibilità (da parte del produttore) di realizzare vini differenti: vini che possono discostarsi dalle regole imposte per altre denominazioni, consentendo al produttore autonomia circa la produzione.
Insomma il produttore può stimolare la propria conoscenza e creatività.
Troveremo infatti produzione di Toscana IGT in tutte le province della Toscana. A differenza di quanto avviene per i vini DOC della stessa Regione, la cui produzione è invece consentita in piccoli comuni o comunque in zone limitate.
Non essendoci limitazioni particolari, la produzione di vini Toscana IGT può a spaziare in quasi tutte le tipologie vinicole: bianco, rosso, rosato, bianco frizzante, rosato frizzante, passito e vendemmia tardiva.
Inutile girarci troppo intorno con le parole: nonostante vi sia la possibilità di spaziare in ogni tipologia vinicola, la migliore espressione dei Toscana IGT è riconducibile senza alcun dubbio alla produzione di vini rossi.
In poche parole: quando parliamo di grandi Toscana IGT, facciamo riferimento a vini rossi di buona struttura.
Non perché nella Regione che ha dato i natali a Dante non vi siano importanti espressioni di vino bianco.
Ma perché, in quasi tutto il territorio, i vitigni a bacca nera regnano sovrani!
Infatti, nel corso dei decenni, le loro uve hanno dato vita ad alcuni dei migliori vini rossi italiani, dalla spiccata vocazione internazionale.
Per quanto riguarda le caratteristiche visive, olfattive e gustative non vi è un denominatore comune.
Infatti, proprio grazie alla creatività del produttore, è possibile incontrare blend di uve di vitigni autoctoni o di vitigni internazionali davvero interessanti: praticamente spesso si tratta di prodotti vinicoli unici.
Ad esempio, da un punto di vista visivo, si spazia da Toscana IGT dal colore rosso porpora a vini invecchiati dal colore rosso granato.
Stesso discorso per i bianchi: si varia dal bianco verdolino dei prodotti particolarmente giovani ai gialli dorati più maturi.
In alcuni Toscana IGT risaltano le morbidezze. In altri sapidità e freschezza.
Anche al naso il discorso non cambia: si spazia dai vini con prevalenza di sentori aromatici che richiamano le erbe a quelli più floreali e fruttati. Fino alle bottiglie che presentano sentori di spezie come il pepe nero e tostature.
I Toscana IGT sono una continua scoperta.
Proprio per questo motivo e per accompagnarvi nella loro conoscenza, abbiamo deciso di selezionarne qualcuno che a noi piace particolarmente.
Ma abbiamo fatto di più. Li abbiamo suddivisi per fasce di prezzo medio (in base ai prezzi al pubblico di alcuni e-commerce e di alcune enoteche) in quanto i Toscana IGT spaziano da prezzi modici a importi più consistenti.
Per agevolare il tuo cammino fra i tantissimi Toscana IGT che ci sono in circolazione abbiamo suddiviso la nostra selezione per fasce di prezzo medio.
Nella nostra scelta, abbiamo deciso di non prendere in considerazione quelli i cosiddetti cult del settore, come ad esempio il Masseto o il Tignanello.
Proveremo ad introdurvi nel mondo dei Toscana IGT, guidandovi in una selezione eterogenea di vini: alcuni già godono di successo internazionale, altri invece sono da considerarsi delle vere e proprie chicche.
Abbiamo scelto ben 49 Toscana IGT Rossi che ci sono rimasti nel cuore, suddividendoli in 5 fasce di prezzo medio: fino a 10 euro, da 10 a 20 euro, da 20 a 30 euro, da 30 a 50 euro e in ultimo da 50 a 80 euro.
In corsivo, accanto al nome del vino, i vitigni utilizzati per la produzione di ciascuna bottiglia.
Il disciplinare lascia ampio campo di azione sulle percentuali di utilizzo dei vari vitigni autoctoni ed internazionali.
In questa prima fascia una selezione di 5 incredibili bottiglie di Toscana IGT rosso in una fascia di prezzo che si aggira intorno ai 10 euro.
In questa seconda categoria, abbiamo selezionato 9 Toscana IGT con un prezzo medio che potrebbe essere collocato in una fascia di prezzo che va dai 10 ai 20 euro.
Terza fascia. Qui troviamo altri 13 Toscana IGT rossi che (secondo noi) meritano la tua attenzione.
Quarta fascia con 12 vini della categoria da provare.
Ultima fascia. Abbiamo selezionato 10 vini a dir poco incredibili.